martedì 19 agosto 2008

considerazioni indeterminate...

Studiando per la borsa di studio (in realtà facevo finta di studiare, perchè questo non è un argomento richiesto) ho trovato un'interessante appunto sulle proprietà ondulatorie della materia. Nel dettaglio: il principio di Heisenberg si può esprimere come ΔpΔy = h/2π. Ora siccome la costante di plank è molto piccola si parla di 10 alla (-34) le fluttuazioni hanno un effetto solo a livello quantistico. Se,diversamente, la costante di plank avesse un valore maggiore risulterebbe che anche gli oggetti "reali" avrebberò le stesse fluttuazioni delle particelle fondamentali, se noi volessimo tirare un palla da calcio con una precisa quantità di moto, avremmo una grossa incertezza sulla sua posizione e gli oggetti fermi, siccome Δy tenderebbe a zero allora Δp sarebbe del tutto indeterminato con il risultato che l'oggetto sarebbe in continuo movimento a velocità elevata intorno alla sua posizione media...
Bè si potrebbe parlare del principio antropico, però sai che palle di universo dove non riesci neppure a mirare quando vuoi...
vabbè lasciamo stare i doppi sensi...

5 commenti:

Filippo il mulo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Filippo il mulo ha detto...
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Filippo il mulo ha detto...

Io non vedo perché tirare in ballo il principio antropico. Se h fosse grande quanto un campo da calcio non diremmo che la materia ha un comportamento quantistico: per noi sarebbe normale il pallone che oscilla con un'energia finita secondo una funzione di densità di probabilità con autostati che ad ogni istante collassano in autovalori normalizzati a fluttuazione gaussiana. Sarebbe la normalità, insomma. Ci sembrerebbe strano invece che sulle scale cosmologiche i moti sono deterministici: la cosmologia sarebbe una materia semplicissima che si studierebbe in prima elementare.
Ad ogni modo anche la materia macroscopica ha un comportamento ondulatorio, per via della relazione di de Broglie. Solo che la lunghezza d'onda corrispondente è troppo piccola per essere percepita; se i nostri occhi fossero infinitamente sensibili però in linea di principio vedremmo questo comportamento. Il fatto è che la gaussianità delle fluttuazioni quantistiche però vuole che per n→∞ particelle le fluttuazioni si medino a 0 dando così un comportamento deterministico.

(Piccola nota. Hai fatto un errore di battitura: il principio di indeterminazione dice ΔpΔy ≥ h/4π.)

Giulio ha detto...

filippo non sono sicuro che noi esisteremo, o meglio, mi è molto difficile pensarlo, non credo che tutto sarebbe così facile, magari in questo universo non sarebbe possibile sviluppare organismi di dimensioni notevoli, ma è una supposizione che non posso provare, come immagino neppure tu, in definitiva il nostro è completa speculazione che (verosimilmente) non potremo confutare... quanto mi ricorda popper questo discorso...

Anonimo ha detto...

Se h fosse grande non discutereste perchè sarebbe per noi la normalità.