venerdì 29 giugno 2007

panoramica, sulle stelle


Cosa c’è di più romantico che guardare il cielo in una notte d’estate e vedere tutti questi puntini scintillanti? Per gran parte di tutti coloro che con il naso all’insù sono ignari di cosa realmente sia una stella, essa per noi uomini è un oggetto molto pericoloso, perché le radiazioni ci ucciderebbero, fortunatamente sulla terra, c’è l’atmosfera che filtra le radiazioni solari. Ma se non fosse per il sole, non ci sarebbe ne luce ne vita.
Ora in realtà che cos’è una stella? Una stella è un aggregato di plasma formato da idrogeno, elio, metalli pesanti (pochi), in equilibrio idrostatico, che genera energia attraverso la fusione nucleare e irradia energia luminosa. Più semplicemente una sfera di idrogeno ed elio, che preme sul nocciolo, il quale per resistere alla compressione sviluppa energia, rendendo il sistema stabile.
Nonostante a noi sembrino tutte uguali, esiste una grande varietà di stelle; esse vengono classificate in base a: classe spettrale, luminosità, magnitudine assoluta, colore. Questi sono anche i parametri del diagramma H-R, importante strumento di indagine, che permette di classificare le stelle, attraverso fattori osservabili direttamente.
La stelle sul diagramma H-R, assumono particolari posizioni: la diagonale indica la sequenza principale di cui fa parte anche il sole, la più popolata.
Andando verso l’altro si incontrano le sottogiganti, poi le giganti, poi le giganti brillanti e le super giganti, in fondo al diagramma ci sono le nane bianche, ultimo stadio dell’evoluzione stellare.
Ora vedremo, come una stella si forma.
Le nubi molecolari, nubi in cui si può formare idrogeno molecolare, sono le zone, in cui (almeno fino adesso) si crede si possano sviluppare stelle. Queste nubi, formate da idrogeno, polvere e metalli, in generale l’equilibrio dalla spinta gravitazionale, viene mantenuta dalla energia cinetica delle sue molecole, ma a volte (per ragioni ancora non ben chiare) si formano della aggregati più densi che sono i nuclei intorno a cui si svilupperà la stella. Infatti questi aggregati esercitano energia gravitazionale maggiore e vanno a destabilizzare l’intera nube, in modo che lentamente, il contenuto della nube, “cada” sul nucleo, finché la pressione è tale che il nucleo collassa e si inneschi la fusione dell’idrogeno. In questo momento la stelle nata, è ancora avvolta nella nube molecolare, quindi è visibile sono in talune bande ma non nel visibile e il resto della nube probabilmente diventerà il sistema di pianeti, comete, corpi celesti che accompagnano una stella, o verrà spazzata dal vento stellare.
La presenza di pianeti rocciosi, dipende dalla metallicità della stella, più è alta, più sarà probabile che un pianeta roccioso si sviluppi. Da sottolineare che siccome l’irradiazione della stella “ordina” le componenti delle nubi molecolari secondo la densità, sarà più probabile avere pianeti rocciosi nelle prime orbite, rispetto ai pianeti gassosi, che occuperanno orbite più esterne.

mercoledì 27 giugno 2007

riflessioni

Scusate la divagazione, ma l'argomento mi sembra importante perchè influisce sulle mie ambizioni di fare, in un lontano futuro, ricerca.
Tutti sappiamo che l'economia italiana è in difficoltà, questo perchè la concorrenza di paesi emergenti, che non serve nomini, tanto già tutti gli conosciamo, mette in difficoltà il nostro apparato industriale (non vorrei dire capitalismo, mi scambiereste per Bertinotti), il sistema è quindi malato. Questo perchè quei simpaticoni degli imprenditori, invece che investire (che bestemmia) in ricerca, sviluppo etc., hanno deciso che finchè la fabbrica rendeva era inutile spendere soldi (propri) in più. Infatti si parla molto della ricerca in italia, non tutti sanno che i finanziamenti statali sono in media con gli altri paesi dell UE, i soldi che mancano sono da attribuire ai finanziatori privati, che in italia sono un dato non pervenuto. Allora di fronte all'emergente potenza cinese, che se ne sbatte di ambiente, lavoratori, pensioni, ma risparmia, l'economia italiana è andata in crisi. Infatti, come spesso si sente dire, non siamo più competitivi. E come facciamo, per riprendere competitività???? Una bella leggina, la legge 30, meglio conosciuta come legge Biagi.
Sto ora leggendo il libro di Beppe Grillo, Schiavi Moderni. Che riassume cosa sia la flessibilità lavorativa, che il nanetto malefico ha regalato ai parsimoniosi imprenditori, sia chiaro, parsimoniosi solo quando si tratta di spese utili, per le spese inutili i soldi ci sono sempre.
In poche parole in Italia, per rilanciare l'economia si è voluto colpire i lavoratori, premiando una classe imprenditoriale che, per quanto mi riguarda può tranquillamente andare a fare in culo. Hanno trasformato il datore di lavoro in un potenziale aguzzino e riempito le aziende di facili prede.
I contratti a tempo determinato, che bello, ti faccio lavorare tre mesi, ti pago un cazzo, se ti va bene, bon, altrimenti non ti rinnovo il contratto e chiamo un altro disperato che ha famiglia, così i padroni (perchè questo sono diventati) hanno il potere, di imporre le proprie condizioni, che si tramutano in paga irrisoria, turni massacranti, straordinari non pagati, niente ferie, niente malattia, NIENTE CONTRIBUTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E se non ti va bene, tranquillo, ci sarà un altro disperato che prenderà volentieri il tuo posto. Mi sembra di essere tornati all'inizio del 1900, dove i lavoratori erano giornalieri, sfruttati, e mal pagati e dove veramente c'era una casta di politici/imprenditori/banchieri che aveva nelle mani tutto il potere e il tuo unico scopo era di lavorare per loro, perchè loro si potessero permettere la macchina, i gioielli, i viaggi.
In altri paesi europei, che vivevano la stessa situazione, non solo non hanno reso il lavoro flessibile, ma hanno anche diminuito le ore di lavoro settimanali. Com'è possibile che in Italia, si prendano queste iniziative e nessuno insorga. In Francia volevano approvare una legge simile alla legge 30, dopo settimane di proteste di studenti, la legge è stata ritirata. Italiani, dove cazzo eravate, non serve a una minchia vincere i mondiali se poi ti fai prendere per il culo. In altre parole W la France.
E dio solo sa quanta ragione aveva il caro Carletto, quindi: Proletari di tutta Italia, UNITEVI.
Questo non è il mio paese, anche se è la mia terra, non mi riconosco nei suoi valori e questo non mi lascia alternative, emigrare.
Lo so sono uno sporco comunista, ma spero che voi andiate oltre alle dispute partitiche/ideologiche e vediate le cose come sono.
Sperando, vi saluto

Il G

domenica 24 giugno 2007

la radiazione cosmica di fondo


La radiazione cosmica di fondo:

La radiazione cosmica di fondo, in inglese cosmic microwave background (radiation) meglio conosciuta come CMB, è la radiazione residua derivante dal BB, che diversamente da quanto generalmente si crede non è stata un esplosione, almeno come l’intendiamo noi, ma certo non si può dire che sia stata senza luce.
Nel 1964 due radioastronomi, scoprirono per caso questo rumore di fondo, di cui i cosmologi avevano disperato bisogno. I due radioastronomi Arno Penzias e Robert Wilson, vennero per questo insigniti del premio Nobel per la fisica nel 1979. Nel 1981 Guth, utilizzò la CMB, per appoggiare la sua teoria inflazionarla, che prevede una pressione negativa dell’Universo e quindi di una risultante forza repulsiva (coerentemente con la relatività); questo aiuterebbe a spiegare come il cosmo si sia evoluto, evitando pericolosi postulati del BB.
Ma cosa più importante ancora, le misurazioni dell’anisotropia, del satellite COBE 1992 e inseguito di WMAP nel 2003, si accordano perfettamente con quanto prevede il modello inflazionario.
Questa radiazione, si avvicina moltissimo alla radiazione di un corpo nero a circa 2.7 gradi kelvin e studiando le sue disomogeneità, che sono di una parte su 100.000, si può ricostruire lo sviluppo dell’Universo neonato, dove a differenza di adesso persisteva una condizione di falso vuoto. Cioè c’era una grandissima energia potenziale che si sprigionò con l’inflazione. Mappando le sue anisotropie, si dovrebbe riuscire a ricostruire la struttura dell’intero Universo, usufruendo di misurazioni più precise (la prossima, sarà dell’ESA, in quest’anno con il satellite Planck, bisogna dire che l’Italia sia con l’Esa sia con l’esperimento Boomerang è stata protagonista dello studio della CMB).
È proprio l’inflazione a rendere importante lo studio della CMB, poiché intervenendo sulle primordiali fluttuazioni quantistiche e/o interazioni tra radiazione, spin atomici, moti atomici, ha generato l’Universo quale noi lo “conosciamo”, poiché senza l’inflazione forse la materia si sarebbe distribuita uniformemente nello spazio-tempo, senza aggregati, quindi senza galassie, quindi senza noi! Ora dicevo, attraverso lo studio delle differenze di temperatura delle microonde, si può mappare e (forse) riconoscere macrostrutture come ammassi e super ammassi di galassie.
Le difficoltà presenti nell’osservazione, derivano anche da fonti esterne che emettono radiazione che interferisce con la CMB, è quindi molto difficile slegare quest’ultima dalla radiazione di galassie, BH, AGN, che emettono in tutto lo spettro della radiazione, quindi anche microonde.
C’è stato un momento di alta energia fino a 400.000 anni dopo il BB, in cui la radiazione e la materia interagivano tra di loro, cioè fino a quando l'Universo era opaco, poi dopo il disaccoppiamento, le due componenti si diedero l'addio, e ora ritroviamo la radiazione (CMB) nettamente meno energetica di allora per via del suo viaggio durato (non per lei ma per noi!) circa 14 miliardi di anni, tempo in cui ha dovuto subire l'espansione generale della metrica che descrive lo spazio-tempo.